Fiorino D'Oro |
L'importanza della decisione presa dal Governo di Firenze nel novembre del 1252 di coniare una nuova moneta d'oro chiamata "Fiorino", nasce soprattutto dal fatto che tale coniazione diede il via a quello che gli storici hanno definito "Il Ritorno all'Oro dell'Occidente". A partire dall'undicesimo secolo aumentò la domanda di monete e quindi di argento. In seguito alla riforma monetaria voluta da Carlo Magno, tra il 780 e il 790, era prevista esclusivamente la coniazione di una sola moneta, il "Denaro", appunto in argento. Ciò che causò tale progressiva richiesta fu sicuramente un sensibile sviluppo economico generale, l'incremento demografico, l'abbandono del baratto e l'intensificarsi degli scambi commerciali. Anche se, però, fu ripreso lo sfruttamento di vecchie miniere e furono utilizzati nuovi giacimenti, a questa domanda non corrispose un'adeguata offerta e si verificarono intuibili consequenze negative. Occoreva, quindi, porre rimendio e trovare appropiate risoluzioni. Una soluzione per fronteggiare l'insufficiente offerta di monete, fu rappresentata dal proporre un altro metallo da affiancare all'argento : l'oro. A quel tempo la più importante fonte di approvigionamento era l'Africa settentrionale. Infatti, gli operatori europei della Tunisia e del Marocco, fra i quali primeggiavano Toscani e Genovesi, erano pagati in metallo giallo. Per il ritorno alla coniazione aurea fu decisiva l'eccezionale affluenza di questo prezioso metallo sulle piazze europee, in un periodo in cui la domanda d'argento raggiunse il massimo livello di tutto il medioevo. Così nacque una nuova moneta d'oro puro, il "Fiorino", che, grazie all'eccezionale floridezza dell'economia fiorentina e la sua diffusione sul continente consentita dal suo elevato grado di apertura, divenne ben presto la moneta più famosa e apprezzata dell'intero mondo. Vedi le immagini: http://www.banconotemondiali.it/fiorinoimg.html (Inserito il 02/01/2006 10:46:42) <- Indietro |
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