(Radomir,
Sofia 1882 - Mosca 1949), uomo politico
bulgaro e leader comunista; primo ministro
della Bulgaria dal 1946 al 1949. Operaio
tipografo, divenne membro del comitato
centrale del Partito operaio comunista
nel 1909 e presto ne divenne uno dei
leader. Dopo il fallimento di un'insurrezione
comunista da lui organizzata, fu costretto
a lasciare il paese. Arrestato a Berlino
con l'accusa di complicità nell'incendio
del Reichstag, si guadagnò una
grande notorietà grazie alla
sua abile difesa, nella quale accusò
il regime nazista di aver organizzato
l'incendio e il processo per scopi politici.
Dopo lassoluzione, Dimitrov si stabilì
in Unione Sovietica e qui fu segretario
generale del Comintern e membro del
Soviet Supremo dell'URSS. Nel 1946 divenne
primo ministro della Repubblica popolare
di Bulgaria e mantenne la carica fino
alla morte. Nel 1947 fu tra i fondatori
del Cominform.