|
|
Cook, James (Marton in Cleveland, Yorkshire 1728 - Hawaii 1779), esploratore britannico, celebre per i viaggi e le scoperte nell'oceano Pacifico. Figlio di un bracciante agricolo, a 18 anni fu assunto come apprendista maestro d'ascia a Whitby, dove studiò matematica e astronomia. Quando nel 1756 scoppiò la guerra dei Sette anni tra Gran Bretagna e Francia, si arruolò nella Royal Navy. Nel 1758 realizzò alcune mappe del fiume San Lorenzo, dando un notevole contributo alla vittoria britannica in Québec del 1759. In seguito Hugh Palliser, governatore dell'isola di Terranova, incaricò Cook di eseguire il rilevamento topografico delle coste e dei fondali di Terranova e della Nuova Scozia. Nel luglio del 1766, al comando della nave Grenville, Cook osservò un'eclissi solare al largo di Terranova e le sue considerazioni sul fenomeno furono pubblicate dalla Royal Society di Londra nel 1768.
In seguito a questi successi, Cook fu invitato a comandare una spedizione esplorativa a Tahiti, da poco scoperta, per osservare il passaggio di Venere davanti al Sole. Oltre a consentire ai matematici di calcolare la distanza tra la Terra e il Sole, la ricerca avrebbe portato a una migliore determinazione della longitudine. Tra i compiti affidati a Cook vi era inoltre quello di raccogliere le prove necessarie a confermare, o a smentire in maniera definitiva, la teoria secondo cui esisteva un "Grande continente meridionale". L'ipotesi era stata avanzata dagli antichi geografi greci, secondo i quali doveva esistere una vasta terra emersa nell'emisfero australe per "equilibrare" la pressione esercitata sul pianeta dalle terre emerse dell'emisfero boreale.
Il 26 agosto 1768 Cook e il suo equipaggio salparono dal porto di Plymouth a bordo dell'Endeavour. Raggiunsero Tahiti passando al largo di Rio de Janeiro, della Terra del Fuoco e di capo Horn. Il 3 giugno del 1769 avevano completato le osservazioni relative al movimento degli astri. Proseguirono in direzione sud-ovest alla ricerca del continente meridionale, incrociando numerose isole prossime a Tahiti che chiamarono isole della Società. Il 7 ottobre del 1769, la spedizione raggiunse l'isola settentrionale della Nuova Zelanda. Cook prese possesso dell'isola e tracciò una dettagliata cartografia di 3860 km di costa, indicando con chiarezza il braccio di mare che divide le due isole neozelandesi, oggi noto come stretto di Cook. Per quanto non disponesse di un cronometro (strumento inventato nel 1730 da John Harrison), indispensabile per determinare con precisione la longitudine, Cook realizzò carte delle coste neozelandesi così accurate che furono utilizzate per gran parte del secolo successivo. Con l'approssimarsi dell'inverno diresse la prua verso casa con la speranza di incrociare sulla via del ritorno la Terra di Van Diemen (vedi Tasmania) e la Nuova Olanda (vedi Australia).
L'Endeavour raggiunse l'Australia il 28 aprile del 1770 facendo tappa in un'ampia baia che Cook chiamò Botany Bay per la ricchezza di piante fino ad allora sconosciute che vi si trovavano. Di lì la spedizione proseguì verso nord: Cook cartografò 3220 km di costa e prese possesso dei territori scoperti battezzandoli Nuovo Galles del Sud. Riuscì a doppiare la penisola di Capo York per poi raggiungere, attraverso lo stretto di Torres, la città di Batavia (l'attuale Giacarta, nell'isola di Giava). Nella primavera del 1771 l'Endeavour doppiò il capo di Buona Speranza e, dopo una breve sosta all'isola di Sant'Elena, raggiunse l'Inghilterra nel luglio dello stesso anno. La circumnavigazione del globo aveva richiesto tre anni, al termine dei quali, nonostante le sue precise e attente osservazioni, Cook non riuscì a convincere l'ammiragliato dell'inesistenza del Grande continente meridionale.
Nel 1771 Cook fu promosso al grado di comandante di vascello e l'anno successivo partì nuovamente da Plymouth al comando di due navi, la Resolution e la Adventure. Raggiunto il capo di Buona Speranza, il 17 gennaio del 1773 la spedizione compì il primo passaggio ufficiale del Circolo polare antartico. Le due navi, che si separarono a causa delle cattive condizioni atmosferiche, cercarono invano di navigare verso sud, ma furono respinte dai ghiacci. Riunitesi in Nuova Zelanda, navigarono tra le isole del Pacifico meridionale e raggiunsero le isole Hervey, che in seguito furono chiamate isole Cook, e le Tonga. Mentre la Adventure ritornava verso l'Inghilterra, Cook, al comando della Resolution, salpò nuovamente dalla Nuova Zelanda nel dicembre del 1773 puntando verso il mare antartico. Dopo aver superato per due volte il circolo polare, Cook stabilì un nuovo primato raggiungendo i 71° 11' di latitudine sud.
I ghiacci lo spinsero nuovamente a nord, e per quasi tutto il 1774 esplorò alcune isole che già i portoghesi e gli olandesi avevano visitato, tra le quali le Nuove Ebridi (oggi Vanuatu), le Marchesi e l'isola di Pasqua, oltre a sbarcare, primo europeo, in Nuova Caledonia e a Niue. Nel novembre del 1774, Cook fece rotta verso l'Europa e, navigando nell'Atlantico meridionale, scoprì le isole Sandwich meridionali e la Georgia del Sud. Completata la circumnavigazione dell'Antartide, che peraltro non riuscì mai a vedere, rientrò in Gran Bretagna nel luglio del 1775. Nel corso dei tre anni di spedizione, Cook aveva dimostrato, questa volta con certezza, che non esisteva alcun continente meridionale delle stesse dimensioni dell'Asia, ma soltanto una grande massa continentale ghiacciata di dimensioni incerte. Il viaggio fu un successo anche dal punto di vista sanitario: Cook decise che l'equipaggio avrebbe rispettato una dieta ricca di succo di limetta e crauti, riducendo in questo modo le possibilità di contrarre lo scorbuto.
Cook salpò nuovamente dall'Inghilterra nel luglio del 1776 con lo scopo di trovare l'accesso orientale del passaggio di Nord-Ovest, che si pensava avrebbe permesso di navigare dal Pacifico all'Atlantico nelle acque artiche. Con la Resolution e la Discovery, Cook fece rotta verso l'oceano Pacifico passando dal capo di Buona Speranza, da Kerguélen, dalla Tasmania e dalla Nuova Zelanda. Nelle prime settimane del 1778 Cook navigò per la prima volta nelle acque del Pacifico settentrionale e fu il primo europeo a sbarcare su un gruppo di isole che chiamò Sandwich settentrionali, oggi Hawaii.
Nel marzo del 1778, proseguendo in direzione nord-est, la spedizione raggiunse la costa dell'attuale stato dell'Oregon e di lì l'isola di Vancouver, dove entrò in contatto con gli indiani nootka. Cook cercò invano il passaggio di Nord-Ovest, ma riuscì a realizzare la mappa della costa dell'Alaska e della baia conosciuta oggi come Cook Inlet. Dopo aver costeggiato le isole Aleutine continuò il suo viaggio fino a raggiungere lo stretto di Bering, che attraversò rimanendo poi bloccato dai ghiacci intorno ai 70° 44' di latitudine nord. Nel gennaio del 1779 esplorò l'arcipelago delle Hawaii, in particolare l'isola di Maui.
Il 14 febbraio del 1779 Cook fu ucciso nel corso di uno scontro tra il suo equipaggio e un gruppo di polinesiani per il possesso di una scialuppa. La Resolution e la Discovery continuarono la loro missione al comando del capitano Charles Clerke. Raggiunsero la Kam atka per poi superare nuovamente lo stretto di Bering ed esplorare le coste artiche della Siberia. Durante il viaggio morì anche Clerke e a quel punto le navi fecero rotta verso l'Inghilterra attraversando l'oceano Indiano.
I tre viaggi di Cook nel Pacifico assicurarono all'Europa un'enorme mole di informazioni sulle popolazioni, la storia naturale e la geografia dell'oceano Pacifico. Contribuirono inoltre all'affermarsi dell'egemonia britannica sul Canada, sulla Nuova Zelanda e sull'Australia. Tra i suoi meriti vi è inoltre quello di aver dimostrato definitivamente l'inesistenza del "Grande continente meridionale".
|