CAPITALE: Roma.
CITTA’ IMPORTANTI: Firenze, Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Trieste, Verona, Napoli, Bari, Catania, Palermo, Messina.
DIVISIONE AMMINISTRATIVA: L'Italia è divisa in venti regioni, di cui cinque (Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta) sono dette a “statuto straordinario”. Nei confini politici italiani sono inclusi due stati indipendenti: la repubblica di San Marino e lo Stato del Vaticano.
FORMA DI GOVERNO: Repubblica democratica parlamentare.
ORDINAMENTO DELLO STATO: C’è una netta distinzione e indipendenza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Al vertice dell'ordinamento è posto il presidente della Repubblica, che è il capo dello stato. Il potere legislativo spetta al Parlamento, formato da due Camere, la Camera dei deputati, e il Senato; il potere esecutivo spetta al governo, formato dal presidente del Consiglio dei ministri e dai vari ministri; il potere giudiziario è affidato, per la maggior parte, a magistrati di professione, scelti per concorso e retribuiti dallo stato. Spetta al Consiglio superiore della magistratura tutelare la reale indipendenza dei giudici dal potere legislativo ed esecutivo, e decidere su assunzioni, promozioni, trasferimenti, provvedimenti disciplinari che riguardino i giudici. Un ruolo di particolare importanza viene svolto dalla Corte Costituzionale.
LINGUA UFFICIALE: italiano. Una larga minoranza della popolazione parla solo il dialetto regionale; sono considerate dagli studiosi non dialetti, ma vere e proprie lingue, il sardo e il friulano. In quattro casi la Costituzione garantisce il pieno uso ufficiale di lingue straniere: il tedesco nel Trentino-Alto Adige, il francese nella Valle d'Aosta, il ladino in alcune zone delle Dolomiti, lo sloveno nel Friuli-Venezia Giulia. Tra le altre lingue o dialetti esteri, la cui presenza in Italia ha una lunga tradizione, si ricordano l'albanese, il catalano, il provenzale. La lingua estera più parlata in Italia è l'arabo.
RELIGIONE: cattolica. Pochi sono gli aderenti ad altre religioni o ad altre chiese non cattoliche, cioè protestante, ortodossa e buddista; la più consistente religione dopo la cattolica è quella musulmana.
RISORSE ECONOMICHE: Le risorse minerarie sono estremamente scarse, in particolare per i minerali metallici; relativamente più ricco e vario è il panorama per quanto riguarda i minerali non metallici. L’agricoltura è una delle attività principali; riguardo alla pesca, la produzione italiana è abbastanza modesta: i mari sui quali si affaccia il nostro paese sono poco pescosi, nonché gravemente inquinati. Il settore terziario è quello che presenta la più alta percentuale di occupati. Riguardo l’industria, La percentuale degli addetti in questo settore è pari al 32% della popolazione attiva. Dal punto di vista della produzione, l'Italia occupa buone posizioni in vari ambiti dell'industria manifatturiera, in particolare nel settore tessile, in quello della moda e dell'abbigliamento, delle calzature e, più in generale, in tutta l'industria della lavorazione delle pelli e del cuoio, nell'industria del mobile e dell'arredamento, e in alcuni comparti agroalimentari (pastifici, salumifici). Fortemente esposti alla concorrenza straniera, anche asiatica, sono invece molti settori dell'industria di base (siderurgica, metallurgica, petrolchimica, cantieristica). Il turismo è una delle più importanti risorse dell'economia italiana.